"Questioni d’orecchio", una newsletter di Andrea F. de Cesco

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EXTRA - Francesco Pannofino e l'arte di narrare: «Non mi riascolto mai, non sopporto più la mia voce»

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EXTRA - Francesco Pannofino e l'arte di narrare: «Non mi riascolto mai, non sopporto più la mia voce»

Andrea F. de Cesco
Apr 16, 2020
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Ho avuto la possibilità di intervistare Francesco Pannofino, che oltre a essere un grande doppiatore e attore è anche un bravissimo narratore di audiolibri. E ho pensato che l'articolo potesse interessare a chi è iscritto a questa rubrica. Lo trovate qui sotto, buona lettura!



Nel mondo anglosassone li chiamano celebrity narrator: sono coloro che hanno raggiunto la notorietà (anche) come narratori di audiolibri. In Italia una delle persone a cui si addice meglio questa definizione è Francesco Pannofino, celeberrimo doppiatore e attore nato in provincia di Imperia 61 anni fa. Audible ha da poco pubblicato il primo dei quattro romanzi di Matteo Strukul sulla famiglia Medici letti dalla voce calda e profonda di Pannofino. Il 61enne ha iniziato la sua carriera di narratore con tre libri su Sherlock Holmes, ma il successo è arrivato grazie alla sua magnifica lettura dei sette volumi della saga di Harry Potter: a distanza di quasi tre anni dalla loro uscita, continuano a essere tra gli audiolibri più ascoltati del catalogo di Audible (in questo periodo di quarantena Harry Potter e la Pietra filosofale, il primo volume, è disponibile gratis sulla piattaforma A casa con Audible).

«Ogni volta che finisco uno spettacolo teatrale trovo una percentuale di persone che mi fanno i complimenti per gli audiolibri di Harry Potter. E il team che segue il brand insieme a J. K. Rowling mi aveva scritto una lettera di encomio. Sono contento di essere stato all’altezza», mi ha raccontato Pannofino, che sta trascorrendo la quarantena a casa da solo, a Roma. «Prima che Audible mi proponesse di narrare la saga avevo letto soltanto il primo volume. Poi, per pigrizia, anziché leggere anche gli altri avevo guardato i film», confessa lui, che ha doppiato Hagrid per il cinema. «Leggerli per lavoro è stato un piacere. Ho apprezzato molto lo spessore narrativo che prima mi era sfuggito».

Pannofino spiega che, sebbene i genitori non avessero l’abitudine di leggergli delle fiabe prima di andare a dormire («A mio figlio invece raccontavo qualche storia che mi inventavo io»), a lui leggere è sempre piaciuto, sin da quando era un bambino e andava matto per il calcio e per Topolino. «Ci sono portato. A scuola il maestro chiamava me se c’era da leggere qualcosa ad alta voce, e così il prete quando facevo il chierichetto. Lo stesso accadeva mentre prestavo il servizio militare».

Rispetto all’attività da attore e da doppiatore, quella di narratore ha il vantaggio di non dover imparare niente a memoria e di non dover lavorare sul sincronismo labiale, spiega il 61enne. «La cosa più divertente è interpretare personaggi diversi: il testo mi suggerisce il loro carattere e di conseguenza io provo a indovinarne la voce. Se il personaggio compare dopo un po’ nel corso del libro chiedo che mi facciano ascoltare come lo avevo interpretato. Adoro fare vocine, vocette, vocione». Le regole di un bravo narratore? «È importante andare a registrare freschi: leggere è una fatica fisica. Bisogna metterci impegno. Vedere se si è adatti. E incuriosirsi verso ciò che si legge. Io in genere leggo per quattro o cinque ore consecutive intervallate da brevi pause, con davanti il microfono e il testo scritto grande e le cuffie alle orecchie. Quando sbaglio mi fermo e ricomincio. Non studio il libro, la registrazione in genere va bene alla prima lettura. Non mi riascolto mai: ormai non sopporto più la mia voce».

Chiedo a Pannofino se c’è qualche libro che gli piacerebbe narrare: «Preferisco che siano gli altri a scegliere per me. Ma vorrei provare con I promessi sposi». Per quanto riguarda la quadrilogia dei Medici, il 61enne dice di avere accettato l’incarico perché sono dei testi ben scritti che parlano dell’Italia in un periodo interessante: «È una storia medievale, cruda. Sono dei romanzi molto diversi da quelli di Harry Potter: mi piace cambiare, a fare sempre le stesse cose mi annoio». Pannofino ha finito di registrare i romanzi di Strukul a inizio marzo, appena prima dello scoppio dell’emergenza coronavirus in Italia: «In un periodo come questo sono felice di poter donare momenti di distrazione e serenità attraverso la mia voce, di permettere agli ascoltatori di andar via con la fantasia».



Buona giornata!

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