Hai visto che suono?
Podcast e audiolibri capaci di evocare atmosfere sonore immersive, da visualizzare con la mente. Storia, fiction, racconti dal vero: un puzzle di grande bellezza
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Ascoltare è un po’ come respirare. Non posso farne a meno, credo non smetterò mai di esplorare con le orecchie. Sonorità, accenti, storie. Per questo il dilagare della popolarità dei podcast non può che rendermi felice, mi sento parte di una comunità viva.
Il podcast ha smesso di essere un mezzo di nicchia, da qualche anno ormai. La corsa dei podcast non si arresta, e ciò che mi affascina ogni volta che mi immergo nelle settimane che precedono l’uscita di un numero di consigli d’ascolto a mia cura è l’estrema varietà di proposte che popola le app, di mese in mese.
Stavolta ho deciso di mettere ancora maggiore attenzione a quante tematiche e a quanti argomenti sono stati oggetto di nuovi podcast. Da grandi temi a piccole curiosità, dalla divulgazione scientifica ai racconti in prima persona, dall’attualità alla fiction.
C’è una cosa bellissima che sta succedendo ultimamente, mi sembra: il confine fra il podcast e il libro si assottiglia sempre di più. I podcast possono essere consultati per soddisfare qualche quesito oppure studiati per conoscere materie o fatti di cui sappiamo poco. Possono essere amati visceralmente come i romanzi custoditi fra scaffali e comodini. Possiamo cominciarli e a volte abbandonarli oppure ascoltarli d’un fiato senza staccarci un secondo. Ogni ascoltatore a modo suo e in uno spazio del tutto proprio.
Credo che il podcast stia vivendo appieno la sua maturità. E per la selezione di novembre, in mezzo a una tale quantità di proposte così diverse fra loro, ho seguito soltanto una regola, che mi permettesse di fare una scelta: il gusto personale, alla ricerca di quelle produzioni che siano state capaci di evocare nella mia mente atmosfere sonore così piene che quasi ho percepito di vederle. Proprio come succede con alcuni libri.
Buona lettura, e buoni ascolti!
Irene
PODCAST
«Pulcinella è in qualche modo un rivoluzionario, rivoluzionario perché ama la vita. Ma un amore per la vita profondo, talmente radicato che destabilizza il potere».
Siamo a Napoli e Rafael sembra proprio di vederlo camminare fra i vicoli, rubare il ferro con suo padre, dare calci al pallone con gli amici ogni volta che può. Ha 16 anni, l’accento partenopeo e il sangue rom. Un cuore puro e gentile, e il coltello sempre in tasca. Questo podcast prodotto da Storie Avvolgibili si sfoglia come un libro, si osserva come un album di fotografie. È senza dubbio un podcast in bianco e nero, dolceamaro, schietto, verissimo. Non c’è granché spazio per i colori in Rafael. Una vita speciale. Un reportage, un doppio racconto in prima persona: Lorenzo Giroffi - penna e voce - da una parte, Rafael dall’altra. Non si sovrappongono mai, si accompagnano: in quattro capitoli che narrano una giovane vita di quelle che non siamo abituati a guardare. Dall’infanzia fino ai sogni. Puoi ascoltarlo su tutte le app.
«Cosa direbbe a Rafael? Quello che Pulcinella gli potrebbe insegnare è come la debolezza possa diventare forza».
Qui entriamo nel territorio della fiction e con un cast di voci eccezionale che accarezza le orecchie dell’ascoltatore, le mie di sicuro. Effetto Eco, esclusiva Audible, è un thriller poliziesco scritto da Adriano Barone e Luca Blengino, che rimane in bilico fra il genere crime e quello fantasy. La scrittura per l’audio è da manuale, la piacevolezza d’ascolto ad altissimi livelli. Un mistero che ruota attorno a un serial killer, da scoprire in otto episodi. La serie si sviluppa in maniera orizzontale, ma può anche essere ascoltata verticalmente, con un caso per ogni puntata, proprio come nei classici gialli seriali.
Il genere è ben definito, quindi, ma lo è ancora di più l'identità di questo podcast impeccabile per le sonorità e, come detto, le voci. Accanto a Filippo Nigro (nel ruolo di Max), Francesco Pannofino (in quello di Fausto) e Fatima Romina Ali (Delia), il progetto multivoice è realizzato con la partecipazione di circa 70 attrici e attori. La colonna sonora originale eseguita da un’orchestra di 18 elementi, il sound design sperimentale: tutto è costruito attorno al potere del suono. A partire dal fatto che Max, ex poliziotto che vive in un continuo tormento, ha un “superpotere”, uno straordinario dono che gli permette di ascoltare le tracce sonore del passato.
C’era una volta il muro - Berlino 35 anni dopo, scritto e letto da Carla Manzocchi con la regia di Leonardo Patanè, è una produzione originale di Rai Radio1 e si ascolta su RaiPlay Sound. Una ricostruzione in quattro episodi che ha dentro tutto quello che serve per risuonare nelle orecchie per giorni: i documenti storici e le storie personali, giustapposti in maniera lineare ma evocativa, con precisione rigorosa ma senza dimenticare, anzi, di porre l’accento sulle emozioni di chi c’era, quella notte di 35 anni fa. Il 9 novembre 1989 - era un giovedì - alle 23.17 viene aperto il varco al Checkpoint Charlie e migliaia di berlinesi dell'Est attraversano la frontiera. Mina e Roman sono le due voci che emergono forti e chiare. E l’immedesimazione nei ricordi di questi due giovani che vivevano nella città divisa risulta estremamente naturale.
«Ho camminato lentamente attraverso il ponte, da Est a Ovest. Non potevo crederci. Quando sono arrivato dall’altra parte mi sembrava che l’aria avesse un odore diverso, tutto quello che vedevo era diverso».
Ogni episodio si sviluppa in poco meno di 20 minuti, densi di testimonianze, portando l’ascoltatore dentro l'atmosfera di quella notte, una scena sonora dopo l’altra. La sensazione che mi ha lasciato è il desiderio di riascoltare questo podcast alla prima occasione e di consigliarlo a chi come me i podcast belli li ama e li amerà.
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AUDIOLIBRI
La fruizione degli audiolibri, l’ho già scritto in questa sede, è senza dubbio molto più complessa rispetto a quella dei podcast. Per me funzionano quelli che non ti costringono a tornare indietro per riprendere il filo e che ti portano davvero magicamente da qualche parte, senza fatica, accompagnando dolcemente i momenti trascorsi con noi stessi. Ameya Canovi riesce in questa impresa non semplice. A novembre è uscita per Salani Audiolibri (puoi ascoltarla su Storytel e Audible) la versione audio del suo ultimo manuale Dentro di me c'è un posto bellissimo (Vallardi, 2024). La lettrice in questo caso non può che coincidere con l’autrice - psicologa, esperta nello studio delle relazioni familiari e della dipendenza affettiva - l’unica a poter dare a ogni riflessione il naturale ritmo di chi le ha pensate e ha dato loro forma. È un libro che ti prende per mano nel percorso dell’amore per sé e nell’accettazione di sé. Per amarsi, è necessario conoscersi. Un capitolo alla volta.
«Chiedi, è bello sapere. Se ci sappiamo sarà più semplice sceglierci».
Un altro audiolibro che crea atmosfere confortevoli per l'ascoltatore appassionato è sicuramente Dall’Archivio Magico. Scritti scelti dal mondo di Harry Potter (sulle principali app di ascolto). Chiaramente in questo caso parliamo di un pubblico specifico ma non certo ristretto, considerando ai romanzi di J.K. Rowling secondo le stime sono attribuiti oltre 600 milioni di copie in tutto il mondo, fra le serie più vendute di sempre. Un audiolibro scorrevole e piacevole da ascoltare, narrato da Valentina Mari, Domitilla D'amico, Francesco Prando e Jesus Emiliano Coltorti. Si tratta della raccolta di 80 articoli e aneddoti scritti dall'autrice per il sito web originale Pottermore (dove si possono leggere gratuitamente in lingua inglese) - disponibile per la prima volta in formato audio - che racchiude tutte le risposte alle curiosità che ti potrebbero saltare in mente sul mondo di Harry Potter.
Se ti è rimasto nel cuore Resto qui di Marco Balzano, sarai felice di sapere che Emons Audiolibri ha pubblicato Bambino, altro romanzo storico e civile dell'autore. Uscito quest'anno per Einaudi nella collana Supercoralli, la versione audio - disponibile sulle principali app - è letta da Giorgio Marchesi, volto noto di cinema e tv e abile narratore di audiolibri. Il protagonista, Mattia, è nato a Trieste nel 1900. Il romanzo inizia nella sua città, quando la guerra è appena finita. Lo chiamano Bambino per il suo viso da fanciullo, ma Mattia è stato un uomo spietato, una camicia nera che ha ucciso e fatto uccidere. La sua storia si snoda alla ricerca della sua vera madre, della quale non conosce né il volto né il nome. La scrittura di Balzano ha il pregio del marchio riconoscibile: riesce a catturare, nella versione scritta e in quella sonora, trascinandoci fra la Storia e l'individualità. Impossibile restare indifferenti.
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A proposito di quanto conti il suono, in un podcast, sul blog di Storie Avvolgibili trovi un post dedicato al perché il sound design è fondamentale nelle produzioni branded. Una breve guida agli aspetti di cui tenere conto e al perché affidarsi a un professionista del suono: i buoni motivi sono almeno quattro.
In America Latina, si legge su Sintesis, oggi il 70% delle persone ascolta podcast almeno una volta alla settimana e il 60% di questi sceglie argomenti educativi. Numeri che fanno riflettere sul futuro del podcast come strumento non solo di informazione ma anche di istruzione.
The Rest is History è il podcast che conta più abbonamenti in Gran Bretagna oltre che il podcast a tema storico più popolare al mondo. Un articolo su Esquire spiega come ha fatto la società Goalhanger dell’ex calciatore Gary Lineker, che produce il podcast, a diventare la numero uno nel suo Paese.
Differenti o in fondo molto simili? Come si diversifica il pubblico dei podcast tramite l’audio o tramite il video (che avviene principalmente su YouTube) e, soprattutto, la componente video è davvero un vantaggio per i podcaster? Non perderti le riflessioni di Tom Webster.
Una ricerca ha approfondito il modo in cui i podcaster immaginano il proprio target “invisibile” e quindi come costruiscono il dialogo con gli “ascoltatori immaginati”. Ipotizzando otto tipi di relazioni tra podcaster e pubblico, lo studio si chiede se l’intimità cercata nei podcast non rifletta - piuttosto che il dialogo auspicato - l’egocentrismo del podcaster.
Forbes dedica un approfondimento al perché le comunità di podcast sono destinate a diventare hub essenziali per la formazione aziendale, il networking e l’innovazione. C’entra eccome la Gen Z: secondo un recente sondaggio di Prosper Insights & Analytics, il 29,7% ascolta regolarmente podcast che per i nativi digitali rappresentano la fonte primaria di informazione e intrattenimento.
Anche per gli anziani la tecnologia, podcast e musica inclusi, è sempre più una compagna di vita, grazie a strumenti accessibili e inclusivi che alleggeriscono le giornate. Ad esempio, basta chiedere ad Alexa di mettere un po’ di musica allegra: puoi leggerlo in questo racconto.
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