"Questioni d’orecchio", una newsletter di Andrea F. de Cesco

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Il Gruppo GEDI inizia a fare sul serio con i podcast

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Il Gruppo GEDI inizia a fare sul serio con i podcast

A gennaio il gruppo darà il via a tre novità: il lancio di un'app dedicata ai propri contenuti audio, la creazione di una podcast factory e l'implementazione di un accordo con iHeartMedia

Andrea F. de Cesco
Nov 24, 2021
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Il Gruppo GEDI inizia a fare sul serio con i podcast

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L’illustrazione è di Susanna Gentili 🦄

È da qualche tempo che tutti i grandi gruppi editoriali italiani, da Il Gruppo 24 ORE a Cairo-Rcs passando per Monrif, sono attivi nel settore dei podcast.
Per lo più però si tratta di progetti poco strutturati, poco strategici, basati su scarse risorse (nelle redazioni italiane i team dedicati ai podcast sono composti in genere da un numero piuttosto esiguo di persone).
In alcuni casi la scelta di realizzare dei podcast, anche se ben fatti e interessanti, sembra rispondere più che altro all’esigenza di cavalcare la moda del momento (anche se ormai definire i podcast una moda è quantomeno riduttivo).

Ecco perché sono rimasta sorpresa - positivamente - dall’annuncio del Gruppo GEDI (la società dietro a La Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, diversi quotidiani locali, L'Espresso e HuffPost Italia, ma anche Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o), che va in una direzione ben più simile a quella di altri gruppi editoriali stranieri.
Le novità sono tre e tutte prenderanno forma a partire dal gennaio 2022.

  1. Il lancio di One Podcast, l’app per iOS e Android che ospiterà tutti i contenuti audio di GEDI, incluse le trasmissioni in diretta di Radio Deejay, Radio Capital e m2o. Un aspetto interessante è che almeno parte dei podcast di GEDI non sarà disponibile solo su One Podcast, ma anche su altre app di ascolto. Al momento invece la quasi totalità dei podcast de La Stampa e La Repubblica è dietro paywall (scelta che trovo un po’ azzardata, o almeno prematura). Anche il New York Times ha da poco lanciato - per ora in beta - un’app dedicata ai propri contenuti audio.

  2. La creazione di una vera e propria podcast factory. Il suo nome sarà lo stesso dell’app, One Podcast. Come ha spiegato Maurizio Scanavino, amministratore delegato di GEDI, la factory «sarà in grado anche di supportare la comunicazione dei principali brand attraverso la creazione di branded podcast personalizzati». E «allo sviluppo dell’offerta di podcast news già attiva su La Repubblica e La Stampa, si affiancheranno la produzione di serie originali di intrattenimento con i personaggi più amati dal pubblico italiano, sotto la direzione artistica di Linus». Linus al momento è il direttore artistico di Radio Deejay e il direttore editoriale di tutte le radio del gruppo. Senza dubbio per GEDI il fatto di essere un gruppo editoriale che controlla tre importanti radio italiane è un enorme vantaggio per quanto riguarda la sua espansione nel mercato dei podcast: la radio in questo senso è un prezioso bacino di risorse e competenze.

  3. L’implementazione di un accordo con iHeartMedia, che come ha rilevato eMarketer è il più grande editore di podcast al mondo (con oltre 750 original all’attivo e più di 320 milioni di download al mese). L’accordo prevede la distribuzione al pubblico italiano di migliaia di serie, che saranno disponibili sia in lingua originale sia nella traduzione in italiano. Anche questi contenuti saranno disponibili sull’app One Podcast.

Sono tre mosse molto ambiziose, che potrebbero determinare un nuovo approccio ai podcast nel panorama editoriale italiano. Anche se poi tutto dipende da come verranno portate avanti. Le domande che mi vengono in mente sono tante (come sarà strutturata la podcast factory? Su quale business model punta GEDI? Con che cifra si partirà? Chi guiderà questi progetti? Quanto corposa sarà l’offerta di podcast? Come si svilupperà l’accordo con iHeart?).
Prossimamente spero di essere in grado di rispondere almeno ad alcune.

A margine, è interessante notare che la prima realtà giornalistica italiana ad avere investito nei podcast è stata proprio una testata del Gruppo GEDI, La Repubblica.
Fu l’allora direttore Mario Calabresi a decidere di puntare su Veleno, dopo che Pablo Trincia (il narratore e coautore della serie insieme ad Alessia Rafanelli) nel settembre 2016 si era intrufolato nel suo ufficio per parlargli del progetto.

Oggi, come probabilmente sai, Calabresi è il direttore di Chora Media, società di produzione di podcast che ha fondato lui stesso insieme a Mario Gianani, Guido Maria Brera e Roberto Zanco. Anche Trincia e Rafanelli lavorano a Chora, il primo come autore e responsabile creativo e la seconda come autrice.

Insomma, qualcuno ci aveva visto lungo.


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Le notizie della settimana

  • Medium ha comprato Knowable, piattaforma di apprendimento personale e professionale attraverso l’audio (qui trovi un’analisi di Nick Hilton). Warren Shaeffer, il cofondatore di Knowable, è diventato il Vice President of Audio di Medium.

  • Vox Media ha comprato Criminal Productions, casa di produzione di svariati podcast narrativi di successo.

  • La casa editrice Sagoma e Audio Tales hanno stretto un accordo per la produzione di podcast sul mondo della comicità.

  • Facebook pagherà creator e musicisti da 10 mila a 50 mila dollari a sessione per usare la sua funzione di audio live.

  • Le Paid Subscriptions di Spotify sono arrivate anche in Italia e in 32 nuovi mercati. Fino al 2023 i creator riceveranno il 100% delle entrate ottenute dagli abbonati. In Italia Il Sole 24 Ore è il primo editore a lanciare gli abbonamenti con il podcast Start - Le notizie del Sole 24 ore.

  • Bad Robot (la casa di produzione cinematografica e televisiva che ha creato, tra gli altri, Star Trek) ha lanciato una nuova divisione dedicata ai contenuti audio insieme a Spotify.

  • Negli Usa è ora possibile acquistare pubblicità nei podcast attraverso la piattaforma self-service Spotify Ad Studio.

  • Finalmente in tutta l’Europa i possessori di smartphone Galaxy possono ascoltare podcast attraverso Samsung Free, l’app per l’intrattenimento di Samsung.

  • Jessica Radburn è passata a Wondery Head of International Podcast Content. In precedenza era la Senior Director of Global Content Programming di Audible. Entrambe le società (Audible e Wondery) sono di proprietà di Amazon.

  • Clubhouse ha introdotto i sottotitoli live in 13 lingue, italiano incluso, per agevolare gli utenti non udenti o ipoudenti. La funzione al momento è disponibile solo per iOS.

  • Winamp, programma di riproduzione di contenuti multimediali su PC fermo dal 2007, sta per tornare in una nuova veste. L’obiettivo è trasformarlo in una piattaforma che connetta creator e ascoltatori di musica, podcast, stazioni radio, audiolibri e qualsiasi altro contenuto periferico.

  • Beams, un’app che permette di postare fino a un minuto e mezzo di registrazioni audio all’interno di gruppi, ha raccolto sei milioni di dollari. Mentre Walkie-Talkie, piattaforma di audio social, ne ha raccolti 3,25.

  • Gli oltre 31 mila podcast ospitati su Acast vengono adesso inviati direttamente a Podchaser, l“IMDB dei podcast” (Podchaser ospita le recensioni e le valutazioni dei podcast, i credits degli host e degli ospiti e molto altro).

  • Tenderfoot TV, azienda di creazione di contenuti statunitense, ha realizzato il primo podcast finanziato interamente da bitcoin.

  • Sounder, app di hosting e monetizzazione dei podcast, ha lanciato Audio Data Cloud, prodotto basato sull’apprendimento automatico e su tecniche di elaborazione del linguaggio naturale che permette ai podcaster di aumentare la discoverability del proprio podcast e agli inserzionisti di avere più dati e informazioni per investire strategicamente nella pubblicità nei podcast.

  • Pod1 è un nuovo servizio di “link in bio” pensato per i podcaster.

  • Secondo la classifica dei top 50 podcast stilata da Edison Research i più ascoltati negli Usa sono The Joe Rogan Experience, The Daily e Crime Junkie.

  • Storie di donne rinate è un podcast di Sorgenia che racconta le storie di dieci donne uscite da situazioni di violenza. I racconti sono stati raccolti in un ebook omonimo. Dal 25 novembre a Natale, per ogni download dell’ebook Sorgenia donerà 1 euro alla Fondazione Pangea Onlus, che lavora per favorire lo sviluppo economico e sociale delle donne in Italia e in Afghanistan.

  • Storytelling nell'oltre Aniene (l’Aniene è un affluente del Tevere) è un progetto triennale per raccontare il Tufello (nel III municipio di Roma) realizzato con la partecipazione dei residenti e delle associazioni di quartiere. Tra le varie cose il progetto include anche la produzione di podcast. Ne sono stati già creati una decina, che si possono ascoltare su Loquis (l’app dei podcast geolocalizzati) o attraverso i QR Code collocati in giro per il quartiere.

  • Martedì prossimo, il 30 novembre, esce il libro di Rossella Pivanti, #Branded podcast producer.


La teoria di Agatha

Di Mirko Lagonegro, ceo e cofondatore di Digital MDE

Questo è il periodo in cui i vari operatori iniziano a trarre le somme dell’anno che sta per concludersi e, soprattutto, provano a capire come potrà andare il prossimo. Certo, mica è semplice nel contesto attuale del digital audio italiano. Essendo stato questo “l’anno uno”, capire come sarà il prossimo sta tra il possedere le doti divinatorie degli aruspici e l’essere cintura nera di cabala.

Detto ciò, proprio in questi giorni ho appreso tre informazioni che potrebbero indicare sviluppi positivi per gli anni a venire.

Indizio numero 1: «Il nostro cliente, una big tech company, è alla ricerca di un podcast manager esperto che si unisca alla sua squadra. Questa posizione sarà basata nella sede di Milano. Competenze necessarie: cinque anni di podcast professionale o di esperienza nell’audio, nel lavoro con feed RSS e nella gestione di cataloghi di contenuti, attenzione all'editoria, alla curatela o al marketing». È il testo di un annuncio di lavoro pubblicato qualche giorno fa su Linkedin – prima che vi scapicolliate, purtroppo non è più attivo – ed è il primo che vedo non pubblicato da Audible o Spotify, ma da un’azienda che, evidentemente, ha deciso di entrare  in modo molto deciso nel contesto del corporate podcast, come mi auguravo qualche mese fa.

Indizio numero 2: un paio di giorni fa, Paul Vogel, il direttore finanziario di Spotify, ha ribadito l’intenzione del player di divenire la migliore app audio al mondo, arricchendo la sua offerta con funzionalità come podcast, audiolibri e musica dal vivo, (e questo si sapeva). Ha aggiunto che Spotify dispone di 3,5 miliardi di dollari per ulteriori investimenti. «Possiamo investire molto e vogliamo correre dei rischi: quello che si nota da tempo nel contesto dei media, è che tanti utilizzano vecchi paradigmi per capire dove sta andando il business», ha detto Vogel, lasciando intendere che - oltre ad esser convinta di saperlo dove andrà il business - Spotify è pronta a investire una somma che è all’incirca 10 volte il fatturato della radio italiana (e un terzo di quella statunitense) per continuare a trarre vantaggio dall’audio disruption: difficile che non sia convinta che il ritorno sarà ben superiore, no?

Infine, l’indizio numero 3: secondo una previsione che ho potuto esaminare, la crescita dell’audience italiana del podcast da qui al 2024 si stima sarà compresa tra il 10% per l’anno prossimo e il 5% nel 2024, un +20% in tre anni. 

Ora, per quanto suggestiva la frase dell’immensa Agatha Christie «un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza ma tre indizi fanno una prova», si può applicare solo in letteratura e non nei tribunali, figurati nel business. 

Però... 😉


I consigli di lettura

I podcast rappresentano per gli youtuber un nuovo terreno di gioco.

Il potere e il potenziale delle tecnologie di riconoscimento vocale.

I podcast hanno un problema di misurazione.

Il contratto non scritto tra podcaster/editori di podcast e app di ascolto.

In che modo i podcast e la radio commerciale possono coesistere?

Sei consigli per chi è interessato alla radio pubblica.

Gli auricolari con filo stanno tornando di moda, per ragioni estetiche e pratiche.

Qualche consiglio per posizionare il proprio podcast su Google.

I cinque più grandi miti sulla pubblicità nell’audio digitale.

Per le aziende realizzare un podcast offre (almeno) dieci vantaggi in termini di marketing.

Come fare soldi con podcast e webinar: il caso di Immediate Media.

Il misterioso caso dell’app di Apple Podcasts, passata all’improvviso da un punteggio di 1,8 stelle a uno di 4,6.


Le novità da ascoltare

Questa settimana ti consiglio due podcast.

Uno è Eclissi, il primo podcast di Cross Productions (la società di produzione dietro a Skam Italia, per esempio). Disponibile sulle app free e con cadenza settimanale, racconta le storie di riscatto di sei persone lgbtq+. Si inizia con Orfeo, che a causa del timore di perdere il "passaporto dell'eterosessualità" si è concesso di essere se stesso solo da anziano. I protagonisti delle prossime puntate si chiamano invece Luce, Fabiano, Gioia, Emma e Riccardo. Le storie sono raccontate in prima persona, con la narrazione di Pietro Turano (attore e attivista lgbtq+) a tenere insieme i vari pezzi dei racconti. Turano è anche il coautore insieme a Dante Antonelli. La cura editoriale è di Maddalena Rinaldo, le musiche di Umberto Gaudino.

L’altro podcast è Operazione infinito, di Sofia Nardacchione e Angelo Miotto con la voce di Linda Caridi e le musiche di Pietro Barbetta e Luca e Mattia Fabris. Le dieci puntate, prodotte da IrpiMedia e curate da Luca Rinaldi, rappresentano una fotografia di altissima qualità della struttura dell’‘ndrangheta in Lombardia. Il podcast, sulle app free, esce a dieci anni di distanza dall’inizio del processo scaturito dall’operazione Crimine-Infinito. L’operazione, svolta tra Milano e Reggio Calabria, il 13 luglio 2010 portò all’arresto di 300 persone in tutta Italia, di cui 154 solo in Lombardia.

Tra le ultime uscite segnalo Pazienti in rete, sei storie di persone che raccontano la loro sfida con la malattia, Le voci del Mulino, dove quattro autori della casa editrice approfondiscono i temi di cui si occupano (con Marco Malvaldi si parla di metafore scientifiche da bar, con Giorgio Manzi di paleoantropologia, con Franco Cardini di Gerusalemme e con Giulio Guidorizzi di antichi romani), e I Soldi in podcast, sette puntate sull’educazione finanziaria.

💚 Qui trovi l’ultimo episodio di Parliamo di podcast, il mio meta podcast per LifeGate.

P.S. Stai per lanciare un nuovo podcast o ne conosci qualcuno recente che mi vuoi segnalare? Puoi farlo qui 😊

Se ancora non hai letto quella meraviglia assoluta che è Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo ora lo puoi ascoltare (si trova sia su Storytel sia su Audible, legge Esther Elisha).

Nei giorni scorsi sono usciti anche gli audiolibri di Anime morte di Nikolaj Vasil’evič Gogol’ (su Storytel, legge Anna Bonaiuto), La fabbrica di Hiroko Oyamada (su Storytel, legge Luana Rondinelli) e L’ultima briscola di Renzo Bistolfi (su Audible, legge Bistolfi).


A mercoledì prossimo!

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