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Let’s make 2025 the year of listening. Less talking, more listening.
È l’augurio che Philip Galanes, scrittore e curatore della rubrica del New York Times “Social Q’s”, ha fatto all’umanità per il 2025 nell’ultima puntata del 2024 di The Daily, intitolata The Year In Wisdom.
Ci auguro lo stesso: ascoltare di più, parlare di meno.
All’alba di metà gennaio, buon anno nuovo a te che stai leggendo Questioni d’orecchio.
🔮 Che cosa ci aspetta
Un buon punto di partenza per rendere il mercato dei podcast più solido sono i propositi che Annalise Nielsen di Pacific Content ha fatto per il 2025 (Pacific Content è una storica società che produce branded podcast). Un paio di esempi: focalizzarsi sulla qualità più che sulla quantità, e mettere creatività anche nel marketing.
Intanto ti racconto che cosa ci aspetta nei prossimi mesi secondo le previsioni di esperte ed esperti. Ho letto una ventina di articoli al riguardo. Ecco un riassunto delle previsioni più condivise.
1. Videopodcast e audio-only finiranno per coesistere
La parola “videopodcast” è stata il mantra del 2024. Lo sarà anche quest’anno. Si svilupperà un agnosticismo dei formati: in sostanza, il termine podcast verrà slegato sempre di più dalla sua natura originaria solo audio. Molti contenuti (soprattutto talk, ma sempre più anche narrativi: è il caso di True Crime Reports di Al Jazeera, che usa l’AI per la parte visiva) vivranno contemporaneamente come audio e video. Il video però non sarà la soluzione universale. Ci si aspetta dei ritorni all'audio-only per ragioni di costi e praticità. L'audio manterrà il suo spazio unico, quello di strumento fruibile mentre si fa altro e che ci permette di staccare dagli schermi, stimolare l’immaginazione e creare esperienze immersive (aspetto che si noterà sempre di più sul fronte della fiction).
Fonti: Sounds Profitable, Midia Research, Podnews, The Verge, Campaign, Vulture, Nieman Lab
2. L'AI ridefinerà la produzione podcast
L'intelligenza artificiale si radicherà profondamente nel settore dell’audio parlato on demand, e da novità si trasformerà in uno strumento sempre più integrato nel processo di produzione. Le voci sintetiche risulteranno mano a mano più realistiche e indistinguibili da quelle umane, con una probabile diffusione crescente di deepfake audio. Diventerà sempre più facile e accessibile usare l'AI per attività come le trascrizioni e l’editing, ma anche - per esempio - per l'ottimizzazione pubblicitaria, la targettizzazione e la promozione social. L'obiettivo sarà sfruttare l'efficienza dell'AI senza compromettere l'autenticità dei contenuti umani.
Fonti: Midia Research, Podnews, Campaign, Acast
3. La pubblicità continuerà a crescere
Il mercato pubblicitario dei podcast crescerà ancora: si prevede che la spesa nella pubblicità podcast entro il 2026 arriverà a tre miliardi di dollari (pari al 35% della spesa nell'audio digitale). La crescita sarà particolarmente spiccata per la pubblicità programmatica. Le campagne diventeranno più sofisticate, con un approccio omnicanale guidato dai creator e strumenti di misurazione più precisi.
Fonti: Acast, Right Side Up, Campaign, Dwnload
4. Il mercato si polarizzerà sempre di più
Il settore vivrà una polarizzazione crescente tra grandi produzioni e megastar da un lato e creator indipendenti dall’altro, con una "classe media" di podcaster in contrazione o comunque in difficoltà. Questa divisione si rifletterà anche nella professionalizzazione del settore: le grandi produzioni investiranno in tecnologie e strumenti professionali sempre più sofisticati, mentre i creator indipendenti beneficeranno di strumenti di produzione più accessibili ed economici. Il mercato vedrà più fusioni e acquisizioni e si assisterà a un ingresso significativo del private equity1. Parallelamente, cresceranno le comunità locali di podcast.
Fonti: Nieman Lab, Dwnload, Podnews, Campaign, Vulture
5. Le metriche del successo cambieranno
La misurazione del successo dei podcast si evolverà significativamente: dal semplice conteggio dei download si passerà a metriche più sofisticate, focalizzate su retention e coinvolgimento. L'integrazione di dati demografici e psicografici permetterà una pianificazione cross-channel più efficace e darà agli inserzionisti una comprensione più profonda del loro pubblico.
Fonti: Podnews, Acast, Right Side Up
6. YouTube dominerà la distribuzione podcast
YouTube consoliderà la sua posizione dominante nel video podcasting. Intanto si intensificherà la competizione tra piattaforme aperte e proprietarie (anche alla luce della consapevolezza di quanto possa essere rischioso dipendere da una singola piattaforma). In questa competizione, lo sviluppo di nuove funzionalità per la scoperta dei contenuti sarà cruciale. Altri elementi rilevanti saranno l'accessibilità e la personalizzazione dell'esperienza utente.
Fonti: Campaign, CoHost, Podnews, Vulture
7. Gli eventi live diventeranno ancora più importanti
Non solo i grandi show con budget elevati, ma anche produzioni medie e piccole organizzeranno eventi nei teatri locali, bar e auditorium universitari. Questo trend riflette la volontà del pubblico di interagire dal vivo con gli host che seguono abitualmente, il che crea nuove opportunità di monetizzazione e di engagement per i creator. La crescita degli eventi dal vivo rappresenta anche un'evoluzione del formato podcast verso un'esperienza più immersiva e comunitaria.
Fonti: Podnews, Podnews, Nieman Lab
8. I podcast saranno sempre più centrali in politica
I podcast si affermeranno come strumento centrale nella comunicazione politica e sociale, con l'emergere del concetto di "podlomacy" (diplomazia via podcast). Il formato influenzerà significativamente l'opinione pubblica: sarà un canale primario per le notizie e gli annunci di personaggi pubblici, specialmente tra i giovani che mostrano maggiore fiducia in questo medium rispetto ai media tradizionali. Anche i leader aziendali utilizzeranno sempre più spesso i podcast per amplificare gli sforzi di marketing delle loro aziende e per coinvolgere i consumatori.
Fonti: Podglomerate, Soundbite, Podnews, Nieman Lab
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Le 5 notizie da non perdere
Negli Stati Uniti, si prospettano licenziamenti nello staff di This American Life, storico e popolarissimo programma prodotto con Chicago Public Media e condotto da Ira Glass. Come scrive Semafor, «This American Life è stato a lungo considerato un modello esemplare per il suo stile narrativo popolare ma ad alta intensità di lavoro. Le fortune del programma sono state tradizionalmente viste come un indicatore dello stato di salute del giornalismo audio di qualità nel settore».
La BBC ha rivelato che Steven Bartlett, conduttore del podcast Diary of a CEO, ha diffuso false informazioni mediche lasciando che gli ospiti promuovessero teorie prive di base scientifica senza contestarle. L'analisi di 15 episodi ha evidenziato una media di 14 affermazioni dannose per puntata, da presunte cure alternative per il cancro a teorie cospirative sui vaccini. Bartlett ha giustificato la scelta come «libertà di espressione».
La futura amministrazione Trump pianifica di aprire la sala stampa della Casa Bianca a podcaster e influencer, seguendo la strategia vincente della campagna 2024. In questo contesto, Spotify allestirà uno studio pop-up durante l'Inauguration Day per celebrare l'influenza crescente dei podcast nel dibattito politico Usa e rafforzare la propria posizione nel settore.
Alex Cooper, host dell’ascoltatissimo podcast Call Her Daddy, ha lanciato il suo primo prodotto. Si tratta di Unwell Hydration, bevanda elettrolitica creata con Nestlé e pensata per un pubblico femminile, lo stesso a cui si rivolgono Call Her Daddy e gli altri podcast del network creato da Cooper. Il settore delle bevande è diventato uno degli ambiti più attrattivi per creator e influencer che cercano di espandere il proprio business oltre i contenuti digitali.
Google ha lanciato Daily Listen, funzione disponibile nell’app che crea brevi riassunti audio delle notizie in base alla cronologia dell'utente. Per quanto riguarda invece lo strumento Google NotebookLM, è stata introdotta la possibilità per gli utenti di interagire con gli host virtuali degli Audio Overview. Inizialmente i bot reagivano in modo sgarbato quando venivano interrotti, problema poi risolto ottimizzando gli algoritmi per conversazioni più naturali.
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I 3 dati del mese
400 milioni: le ore che gli utenti di YouTube hanno speso ogni mese a guardare videopodcast sulle loro smart tv.
31%: la percentuale di italiani che ha acquistato un libro su temi trattati in un podcast che ha ascoltato, secondo una ricerca AIE.
75%: la percentuale degli editori giornalistici interpellati dal Reuters Institute che ha in programma di usare l’AI per convertire testo in audio o viceversa.
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Capire il mondo con i podcast
544 Days: la storia dei 544 giorni di sequestro del giornalista Jason Rezaian nel carcere di Evin, a Tehran, lo stesso dove è stata detenuta Cecilia Sala e dove si trova l’attivista curda Pakhshan Azizi, di cui è da poco stata confermata la condanna a morte.
Joe Rogan Experience #2255 - Mark Zuckerberg: tre ore di intervista in cui il capo di Meta ha delineato nei dettagli la sua virata trumpiana, a partire dalla cancellazione del programma di fact-checking avviato nel 2016.
Volodymyr Zelenskyy: Ukraine, War, Peace, Putin, Trump, NATO, and Freedom | Lex Fridman Podcast #456: un’altra intervista fiume, attraverso cui il presidente ucraino si è rivolto soprattutto agli elettori repubblicani e ai sostenitori di Trump prima del suo nuovo mandato. L’intervista si è svolta in parte in inglese, in parte in ucraino e in parte in russo, ed è disponibile nelle tre lingue grazie al doppiaggio AI. Se ancora non conoscevi Fridman, tieni d’occhio questo podcast.
🙋♀️ Chi ha scritto questa newsletter
Mi chiamo Andrea de Cesco e sono una giornalista con una forte dipendenza da podcast e newsletter. Nel 2019 ho unito queste due passioni e ho dato vita a Questioni d’orecchio: un magazine in formato newsletter sul mondo dei podcast e degli audiolibri.
Dopo vari anni al Corriere della Sera, oggi sono freelance. Collaboro con Chora e Will Media come direttrice editoriale della formazione e strategy consultant, e nel resto del tempo ascolto, leggo, scovo, scrivo e registro storie.
Ho un passato da grecista e un forte amore per le Cicladi. Vivo a Maiorca, dove mi sono trasferita per amore e dove ogni volta che posso sfreccio in barca a vela, ma torno spesso nella mia adorata pianura padana.
Il private equity è una forma di investimento in cui si acquisiscono quote di società non quotate in borsa con l'obiettivo di aumentarne il valore nel medio-lungo termine per poi rivenderle con profitto.